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Incompatibilità tra software e sistemi? La soluzione del Saas

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Le aziende di oggi sono dinamiche ed eterogenee: ogni realtà, soprattutto se di medie o grandi dimensioni, è un crocevia di funzioni e reparti che si connettono e comunicano tra loro anche grazie alla tecnologia

Le Tecnologie dell'Informazione, però, sono in continua evoluzione e le infrastrutture IT aziendali, di natura più statica, non sempre si aggiornano con la stessa velocità.

Questo gap, a lungo andare, porta a una problematica non da poco: i sistemi informatici non riescono a reggere la complessità dei software moderni che, anziché velocizzare il lavoro, finiscono per rallentarlo. 

E quando subentra tale conflitto, come si deve procedere? Dove risiede il problema? Cerchiamo di capirlo, prestando un occhio al risparmio economico. 

 

Il (difficile) rapporto tra sistemi IT e software aziendali 

L'informatica è in perenne evoluzione, a qualsiasi livello. Che un programma sia sviluppato per andare sulla luna o solo per guardare video sul telefono, l'elemento costante è che si evolve continuamente. 

Gli applicativi aziendali non fanno eccezione. Cambiano per star dietro alle esigenze del mondo lavorativo, oltre che ai mutamenti del mercato digitale, e necessitano di appoggiarsi su sistemi tecnologici sempre più potenti.

Quando questi sistemi restano "indietro", qualsiasi ottimizzazione lato software scatenerebbe l'effetto opposto finendo per diventare una sorta di ostacolo per l'azienda. 

Le imprese si ritrovano dinnanzi a un conflitto: la necessità di utilizzare applicativi evoluti contro l'incapacità dei propri sistemi IT di reggerli. 

Prima di affrontare un progetto di rinnovamento della propria infrastruttura IT, indispensabile ma alquanto oneroso in termini economici, esiste una sorta di passaggio intermedio che porta molti vantaggi in termini di costi e, soprattutto, di prestazioni.

Stiamo parlando di Saas.  

New call-to-action 

Tra tecnologia ed esigenze: dai software on-premise ai SaaS 

L'utilizzo di software "classici" prevede l'installazione sulla macchina fisica. Questa tipologia di applicativi, utilizzati secondo la modalità on-premise, necessita dell'intervento attivo di un responsabile IT, non solo nell'installazione ma per quanto riguarda l'intera "vita" dell'applicativo: aggiornamenti, bug, integrazioni, manutenzione in generale.

È questo il primo nodo: l'esigenza dell'azienda non è solo evitare gli errori software ma anche ottimizzare la risorsa umana->, risparmiando movimenti al dipendente, migliorandone le tempistiche, e consentendo all'IT di dedicarsi ad attività di maggior valore.

Il secondo attrito riguarda più da vicino la tematica affrontata all'inizio di questo articolo: l'installazione "in casa" deve essere retta da un sistema altrettanto aggiornato. I software però, oggi, evolvono più velocemente dell'hardware e questo comporta spesso problemi di incompatibilità.

Le società hi-tech come Microsoft hanno superato già da tempo questo conflitto, offrendo ai loro clienti soluzioni che non necessitano di installazione e che sono fruibili on-line con una semplice connessione internet.

Il modello SaaS-> (Software as a Service), consente alle software house di rilasciare frequenti aggiornamenti e prodotti sempre al passo con le esigenze del mercato. 

L'utente finale può visualizzare l'app e utilizzarla grazie semplicemente a connessione internet e browser, senza necessità di installazioni. E vale lo stesso per gli aggiornamenti, già implementati automaticamente dal fornitore, proprio come un servizio cloud, appunto: esterno e delocalizzato 

Ma è l'organizzazione che trae il maggior beneficio dal modello Saas: essere rapidamente operativi con costi iniziali minimi.

 

Cloud e SaaS: dubbi, vantaggi e possibilità 

Il Software as a Service è una realtà più radicata di quanto si possa pensare. La posta elettronica, la suite di Google, Microsoft 365 sono esempi di SaaS di grande successo accessibili semplicemente dal browser. I più grandi pregi di questa soluzione sono flessibilità e leggerezza: l'applicazione è utilizzabile su ogni dispositivo e senza installarla. 

Nel caso delle aziende, il SaaS ha molte altre conseguenze positive. Innanzitutto riduce di molto le attività di configurazione, aggiornamento e manutenzione dei sistemi, con un risparmio di costi. Libera l'IT da alcuni compiti e gli regala tempo (come già detto). Di riflesso, rende più autonomi i colleghi che utilizzano gli strumenti digitali. 

A seconda del settore, poi, ci sono vantaggi aggiuntivi. Nella gestione documentale digitale-> il SaaS garantisce il rispetto delle norme sulla conservazione. Nel flusso di comunicazioni interne a un'azienda, invece, aumentano la sicurezza, ad esempio prevenendo cancellazioni di dati involontarie, e favoriscono quella mobilità e adattabilità tanto richiesta anche per lo smartworking. 

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Può nascere qualche dubbio su temi di privacy e sicurezza dei dati ma oggi le dinamiche di questi sistemi sono estremamente sicure. 

A ciò si aggiunge che il SaaS consente di utilizzare programmi molto avanzati, potenti ed estremamente aggiornativelocemente adattabili al mercato, come nel caso della suite di Ardesia-> interamente in cloud. 

 

 

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