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PNRR: la digitalizzazione delle PA e dei servizi pubblici

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Il PNRR, acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è il piano che il Governo ha elaborato per investire i fondi dell'UE, stanziati a favore della ripresa economica nel post-Covid-19.

Perché è importante conoscerlo? Perché il nostro rapporto con le PA cambierà in molti aspetti.

 

Cos'è il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il passato recente ha dimostrato al mondo l'importanza di vivere anche da remoto, sfruttando le possibilità del mondo informatico, soprattutto per i servizi pubblici fondamentali. Un'ulteriore spinta che si materializza oggi in Next Generation EU e PNRR

Negli ultimi anni, l'Italia ha introdotto innovazioni digitali importanti nell'ambito dei servizi pubblici, come il sistema di identità digitale SPiD e la piattaforma di pagamento pubblico PagoPA

La pandemia ha poi accentuato la necessità di svolgere diverse operazioni da remoto, tra le quali la fruizione dei servizi pubblici fondamentali. Da qui l'urgenza di un Piano Nazionale capace di rivoluzionare la Pubblica Amministrazione a partire proprio dai flussi di lavoro.

Sia chiaro, l'esigenza di una digitalizzazione dei servizi pubblici esisteva sin da prima l'emergenza Covid, la quale non ha fatto altro che evidenziare il problema.

Pertanto, partendo dal COVID e con uno sguardo al futuro, a maggio 2020 la Commissione Europea ha varato un pacchetto di fondi chiamato Next Generation EU, per la ripresa e le riforme digitali dei paesi europei. In Italia il Presidente Draghi l'ha concretizzato nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza→. 

 

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: com'è strutturato? 

Il PNRR è strutturato in 6 missioni fondamentali, a ognuna delle quali è dedicata una precisa percentuale del budget (la cui parte più sostanziosa è spettata ai progetti di transizione ecologica).

C'è da ammettere che l'Italia occupa ancora una posizione piuttosto bassa nella classifica europea dell'adozione di sistemi digitali. Ecco perché la seconda piazza dei fondi del PNRR è affidata alla Missione Digitalizzazione. Ed è questa che, a nostro avviso, merita particolare attenzione.

Ogni missione del PNRR incorpora diverse sottofasi. La Missione Digitalizzazione (che nell'elenco del progetto è indicata col numero 1) è suddivisa in: 

  • Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA; 
  • Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo; 
  • Turismo 4.0. 

 

 

 

Digitalizzare la Pubblica Amministrazione

Secondo il PNRR l'innovazione tecnologica deve partire dalle infrastrutture: il progetto mira a spostare le Pubbliche Amministrazioni verso i sistemi cloud. 

La novità più importante (e ci viene da dire: finalmente!) è costituita dal principio dell'interoperabilità dei sistemi che introduce a una mentalità "once only": l'idea, cioè, che ogni cittadino, per accedere ai servizi pubblici, dovrà inserire i propri dati una sola volta. I diversi servizi, quindi, parleranno tra loro. 

Il Piano, poi, mira a rafforzare i sistemi di identità digitale, con l'allargamento dei portali e app ad essi collegati. Di conseguenza, si presterà particolare attenzione al tema della cybersecurity: questo settore deve essere enormemente potenziato, perché più il mondo si intreccia col digitale, più pericolose diventano le conseguenze degli attacchi informatici. 

L'ultimo passo è dedicato a colmare il digital divide delle conoscenze digitali, sia del lavoratore nella PA sia del cittadino. Fornire alle persone le competenze per un buon uso quotidiano dei mezzi informatici è considerato imprescindibile, sia per sfruttare appieno le operazioni di evoluzione digitale del PNRR, che per migliorare la velocità di tutti i gesti quotidiani. 

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