Com’è nato internet?

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Una delle più grandi ambizioni dell’uomo è forse stata quella di voler mettere in collegamento tutto il mondoInternet nasce proprio da queste aspirazioni ma quanto ne conoscono la storia?

 

Le origini di Internet: ARPA e ARPANET 

Internet affonda le sue radici nel lavoro dell’ARPA (Advanced Research Project Agency), una divisione di ricerca tecnologica del dipartimento della difesa degli Stati Uniti. Uno dei suoi più importanti progetti, presentato nel 1967, fu ARPANET: una rete capace di collegare i computer a lunga distanza. 

ARPANET fu la prima rete al mondo a commutazione di pacchetto, cioè in grado di suddividere i contenuti in piccoli pacchetti di dati, e poi inviarli uno alla volta in modo indipendente. Questo sistema sarà usato dalle reti internet dei decenni successivi. 

Nel 1969 ARPANET connesse per la prima volta 4 computer di università americane distanti, grazie allo sviluppo degli IMP (Interface Message Processor, una sorta di modem delle origini). Due anni dopo, era in grado di collegare già 23 computer. Nonostante in origine ARPANET sia stato concepito per scopi militari, finirà per essere perfezionato per fini di ricerca e cultura. 

Nel 1978 giunse un’altra pietra miliare che ancora oggi segna il destino di Internet. Fu creato il protocollo TCP/IP, fondamentale per regolamentare le attività delle reti. 

 Guida-conservazione-digitale

Il successo di TCP/IP: una rete di reti e il ruolo dell’Italia 

Il protocollo TCP/IP fu davvero la chiave per garantire collegamenti complessi: il sistema permetteva a qualsiasi nuova rete di raggiungere e connettere i computer. Il mercato iniziò così a vedere nuove sperimentazioni in tutto il mondo: Fidonet, Alohanet, Satnet furono figli di questo fermento. 

Nel 1982 avvenne per la prima volta un collegamento internet tra computer di due nazioni differenti con TCP/IP, cioè Stati Uniti e Norvegia; pochi mesi dopo, gli USA comunicarono anche con il Regno Unito. Ecco che sempre più Paesi iniziarono a lavorare per adeguare le proprie reti al TCP/IP, in modo da farle entrare in contatto con gli altri stati. 

Tra i primi ci fu proprio l’Italia grazie ai precursori del CNUCE (Centro Nazionale del Calcolo Elettronico), che sfidarono il governo pur di completare il loro progetto. Il 30 aprile 1986 l’Italia si connesse per la prima volta alla rete. La squadra del progetto era capitanata da Luciano Lenzini, Stefano Trumpy e molti bravissimi tecnici. 

Da qui, Internet si espanse a macchia d’olio: l’Unione Europea (grazie al lavoro di Cisco Network) si collegò nel 1989, il Giappone con NSFNET lo fece nello stesso anno, Singapore con TECHNET nel 1990.

 

Nasce il World Wide Web 

Alla fine degli anni Ottanta le sperimentazioni sulle reti interconnesse si erano moltiplicate, portando infine alla nascita dell’Internet che conosciamo oggi.

Nel 1989 due ricercatori del CERN di GinevraTim Berners-Lee e Robert Caillau, proposero il progetto di un software per scambiare informazioni e documentazioni elettroniche, indipendentemente dalla piattaforma in uso. Il progetto era volto a favorire la comunicazione e lo scambio informativo tra ricercatori, senza barriere. Iniziò lo sviluppo del linguaggio HTML e del procotollo HTTP. 

Completato nel dicembre 1990 e reso disponibile a tutto il mondo il 6 agosto 1991, Tim e Robert pubblicarono il primo sito internet della storia: una pagina informativa sul World Wide Web, ancora disponibile online→. La prima visita da un altro computer avvenne solo 17 giorni dopo! Per un paio d’anni il WWW fu utilizzato, comunque, solo dal CERN. 

Internet era quindi nato, ma non ancora diffuso. Venne “aperto” il 30 aprile 1993 grazie al rilascio dei codici sorgenti, e sarebbe bastato qualche anno per renderlo più facilmente disponibile al pubblico finale. Già alla fine degli anni ’90 riuscì a entrare nelle aziende e nelle case, mettendo in collegamento il mondo intero. 

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