Il lavoro di un manager è alquanto complesso. La gestione di progetti, il coordinamento dei task e dei flussi di lavoro->, l'ottimizzazione dei budget, la gestione delle risorse umane lo costringono a possedere una serie di skills trasversali che va al di là delle singole competenze settoriali.
I digital manager, in particolare, si devono rapportare, oltre che con le responsabilità sopracitate, con un mondo in evoluzione, del quale devono farsi portavoce: il manager digitale, in sintesi, è vero il ponte che collega le aziende (e le persone) alla digital transformation->.
Le abilità lavorative sono solitamente differenziate in hard skills e soft skills.
Le prime sono capacità pratiche, come possono essere l'utilizzare un macchinario o un software, la conoscenza di una lingua o di metodi di conto, i titoli di studio acquisiti, ecc...
Le cosiddette soft skills, invece, sono competenze trasversali, non direttamente propedeutiche a un'attività, ma che nella realtà si rivelano indispensabili per svolgere un lavoro di qualità.
Al di là delle soft skills già proprie di un manager (leadership, capacità di sviluppare lavoro di squadra, ecc...) ne individuiamo qui di seguito alcune che ben si prestano al manager digitale.
Ossia l'organizzazione e gestione delle attività per svolgerle sia efficacemente, sia nel minor tempo possibile, resa ancor più fondamentale dagli innumerevoli stimoli del mondo digitale.
Ne è un esempio lampante la gestione delle email che tendono a interrompere le attività. La Posta Elettronica è infatti diventata uno strumento non solo di comunicazione bensì di vera e propria scansione del tempo. Ma è importante che sia il manager a dominarlo, e non viceversa.
Lavorativa ma anche psicologica. Indispensabile per muoversi tra mezzi fisici e digitali nonché per guidare la trasformazione digitale (di cui parleremo in seguito).
Fondamentale per influenzare positivamente il proprio staff (non sempre digitalizzato) e accompagnarlo passo dopo passo nel processo di cambiamento.
Usando tutti gli strumenti informatici e non, per ottenere prima tutte le informazioni e poi trascriverle, elaborarle e sfruttarle al top.
Mai dare per scontato che dall'altra parte i vostri messaggi vengono recepiti correttamente. I motivi sono molti: culturali, educativi, psicologici ecc...
Di fatto, la comunicazione efficace non è fatta solamente di parole: nel processo comunicativo entrano in gioco moltissimi fattori che incidono profondamente sulla comprensione e la relazione. è compito del digital manager governarli e assicurarsi che non vi siano attriti di nessun genere.
Ora entriamo un po' più nello specifico, perché le abilità richieste a un manager digitale non si fermano qui.
In quanto "esperto digitale" egli si scontrerà quotidianamente con situazioni complesse a livello di marketing e sviluppo business. Dovrà quindi possedere un bagaglio di skills molto specifiche di questo settore e incrociarle con le esigenze propriamente aziendali.
Eccone alcune:
Essenziale in quanto non bisogna mai perdere di vista, in tutto il processo strategico e operativo, i traguardi che si vogliono raggiungere e quelli ottenuti. Uno dei grandi vantaggi de digitale è disporre di dati reali, importanti per prendere decisioni e definire gli obiettivi.
Ma, d'altro canto, la mole dei dati è enorme, ed è necessario sviluppare un approccio sistematico alla loro raccolta e analisi.
I manager e gli imprenditori di successo sanno guardare oltre. La strategia viene sempre prima della tattica.
Sviluppare questa capacità, questo modo di pensare è imprescindibile in ambito di strategia d'impresa (ma non solo). Significa cioè affrontare con una visione orizzontale tutto ciò che riguarda lo sviluppo e la crescita del business: dalla creazione di vision e mission, alla definizione dei segmenti di mercato; dall'analisi del target e dei alle strategie commerciali.
I Key Performance Indicator, ossia gli indicatori di performance, sono metriche importanti per l'azienda, da tenere sempre sotto controllo per migliorare i processi aziendali.
Avere ben chiari quali siano i KPI importanti per la propria strategia è propedeutico raccolta dati.
Tra le operazioni più importanti che il digital manager deve affrontare c'è il sempre ambizioso cambiamento.
Al digital manager tocca il cosiddetto Change Management, cioè la gestione e la coordinazione dell'intero cambiamento organizzativo. E non è poco! Il manager deve programmare materialmente tutti gli step della trasformazione: analisi, test, studi di mercato, movimenti economici, formazione, aggiornamento dei dispositivi.
E questa è solo la punta dell'iceberg.
La digital transformation, la trasformazione digitale, è per antonomasia uno dei cambiamenti più difficili per le imprese, poiché non riguarda solamente l'adozione di software o tecnologie. La trasformazione digitale è prima di tutto un mindset.
Uno storico elemento di resistenza al cambiamento digitale è proprio il fattore umano. Sono le persone – dirigenti e dipendenti – ad avere spesso una certa refrattarietà alla digitalizzazione, vuoi per convinzioni personali, vuoi per abitudine.
È allora che il digital manager deve vestire i panni del semplificatore che guida a una corretta cultura del cambiamento.
Nel complesso i fondamenti del Change Management, in grado di aiutare nella trasformazione, sono individuabili nelle celebri 4P:
Come abbiamo visto le competenze "pratiche" di un manager digitale diventano insufficienti a fronte delle enormi responsabilità a cui deve far fronte.
Le nuove competenze digitali (hard) stanno diventando oramai imprescindibili per qualsiasi tipo di lavoro. Ecco che un digital manager deve fare un passo oltre, sviluppando quelle abilità più legate al Project Management e alla comunicazione. Solo così potrà essere un portatore di cambiamento digitale.